Bonus idrico: cos’è e come ottenerlo


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Oltre ai più famosi Ecobonus e Superbonus 110%, lo Stato ha messo a disposizione dei cittadini italiani un nuovo bonus relativo all’ambito domestico:  il Bonus idrico, un incentivo per ridurre il consumo d’acqua all’interno delle proprie abitazioni. Per questo strumento sono stati stanziati 20 milioni di euro per l’anno attuale, e non è escluso che la misura proseguirà anche in futuro.

Come ottenerlo? Per accedere al Bonus idrico bisogna effettuare entro la fine del 2021 un lavoro di sostituzione di sanitari e/o accessori con l’obiettivo di ridurre il flusso dell’acqua corrente. Il bonus è applicabile sia su singole unità immobiliari sia su parti di edifici comuni.

 

Quali lavori rientrano nel Bonus idrico

Orientato al risparmio idrico, il Bonus idrico può essere ottenuto da chi effettua almeno uno dei seguenti interventi:

  1. la sostituzione dei sanitari in ceramica con nuovi apparecchi a scarico ridotto
  2. la sostituzione di rubinetteria, soffioni e colonne doccia con nuovi apparecchi a flusso d’acqua limitato

L’agevolazione è quindi riconosciuta per le seguenti tipologie di spesa:

  1. fornitura e posa in opera di vasi sanitari in ceramica (il volume massimo di scarico deve essere uguale o inferiore a 6 litri)
  2. sono comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi pre-esistenti
  3. la fornitura e l’installazione di rubinetti e miscelatori per bagno e cucina (sono compresi i dispositivi per il controllo del flusso di acqua con portata uguale o inferiore a 6 litri al minuto)
  4. la fornitura e l’installazione di soffioni e colonne doccia (i valori di portata d’acqua devono essere uguali o inferiori a 9 litri al minuto)

Sono comprese le opere idrauliche e murarie collegate e lo smontaggio e la dismissione dei sistemi preesistenti.

Si fa riferimento quindi all'acquisto e all'installazione di sistemi di filtraggio, mineralizzazione, raffreddamento e addizione di anidride carbonica alimentare, che hanno come fine quello di migliorare la qualità dell'acqua che viene erogata dall'acquedotto. Per quanto riguarda il flusso d’acqua da regolare deve essere inferiore ai 6 litri al minuto per quanto riguarda i rubinetti, e inferiore ai 9 litri al minuto per i getti doccia.

 

Chi lo può richiedere e come

Il Bonus idrico può essere chiesto da qualsiasi cittadino italiano, indipendentemente da fattori come il reddito, l’ISEE o la situazione del nucleo familiare. L’esenzione fiscale che deriva da questo tipo di bonus non è infatti reddito imponibile e non è rilevante per il calcolo del valore dell’ISEE.

L’ammontare del bonus è di 1.000 euro, per il finanziamento di uno degli interventi sopracitati. Tuttavia, ad oggi non sono ancora state comunicate le modalità per la presentazione della domanda.

 Per richiedere il bonus idrico i contribuenti dovranno, tramite un'apposita piattaforma web, trasmettere la comunicazione all’Agenzia delle Entrate nel mese di febbraio dell’anno successivo a quello d’intervento (se gli interventi vengono effettuati entro il 31 dicembre 2021, la trasmissione deve avvenire dall’1 al 28 febbraio 2022). I pagamenti dovranno avvenire a mezzo bonifico (bancario o postale) o con mezzi di pagamento diversi dai contanti, e gli interventi dovranno essere provati da una fattura elettronica o da un documento commerciale contenente il codice fiscale del beneficiario.

Per presentare l'istanza bisognerà quindi registrarsi alla "Piattaforma bonus idrico" (al momento non ancora attiva) e accedere attraverso SPID o tramite la carta di identità elettronica e fornire poi le informazioni richieste tra cui:

  1. nome, cognome, codice fiscale del beneficiario;
  2. Importo della spesa sostenuta, per cui si richiede il rimborso;
  3. quantità del bene e specifiche della posa in opera o istallazione;
  4. specifiche tecniche, per ogni bene sostituito da apparecchi a limitazione di flusso d’acqua, oltre a specifica della portata massima d’acqua (in l/min) del prodotto acquistato;
  5. identificativo catastale dell’immobile (ComuneSezione, Sezione Urbana, Foglio, Particella, Subalterno) per cui è stata presentata istanza di rimborso;
  6. dichiarazione di non avere fruito di altre agevolazioni fiscali per la fornitura, posa in opera e installazione dei medesimi beni;
  7. coordinate del conto corrente bancario/postale (Iban) del beneficiario su cui accreditare il rimborso;
  8.  indicazione del titolo giuridico per il quale si richiede il bonus (proprietario, cointestatario, locatario, usufruttuario ecc.);
  9. attestazione del richiedente ove non proprietario o comproprietario, ai sensi del DPR 445/2000, degli estremi del contratto da cui trae titolo;
  10. attestazione, ai sensi del DPR 445/2000, di avvenuta comunicazione al cointestatario/ proprietario, identificato altresì con nome, cognome e codice fiscale, della volontà di fruire del predetto bonus;
  11. copia della fattura elettronica o del documento commerciale in cui è riportato il codice fiscale del soggetto richiedente il credito. Per i soggetti non tenuti ad emettere fattura elettronica, si considera valida anche l’emissione di una fattura o di un documento commerciale, attestante l’acquisto del bene, copia del versamento bancario o postale, documentazione del venditore idonea a ricondurre la transazione allo specifico prodotto acquistato, come da modello disponibile sulla “Piattaforma”.