Il box doccia è tra gli elementi più importanti all’interno di un bagno. Neppure nei bagni di servizio ha un ruolo unicamente funzionale: la sua estetica conta molto e, anche in assenza di grandi budget, è possibile realizzare soluzioni scenografiche capaci di arredare l’ambiente. Basti pensare al piatto doccia che, di dimensioni standard oppure no, può essere nei colori e nei materiali più diversi.
Tuttavia, scegliere il modello più adatto alle proprie esigenze non basta. Se si ha dimestichezza coi lavori domestici e si vuole procedere all’installazione da sé, è fondamentale sapere come si monta correttamente un piatto doccia. Solo così si può evitare di combinare qualche (costoso) guaio.
Vediamo dunque insieme come si installa un piatto doccia, quali sono i passaggi da seguire e quali gli attrezzi necessari.
Se in casa si ha un solo bagno, e la metratura impone di scegliere tra vasca e doccia, la scelta ricade in genere sulla seconda: è più pratica, più versatile, più ecologica. Ma è fondamentale che venga installata nel modo corretto, affinché non sia scivolosa e dunque pericolosa. Se si intende installare da sé il proprio piatto doccia, è dunque necessario seguire i giusti passaggi affinché sia ben saldo a terra, che si scelga un modello rialzato oppure a filo pavimento.
Se il bagno è grezzo, e un piatto doccia non è mai stato installato, bisogna stendere la malta con una cazzuola laddove lo si poserà, avendo cura di non coprire il buco dello scarico: gli strati da fare sono due, intervallati da pezzi di mattoni. A quel punto si potrà installare il piatto vero e proprio, scelto nelle dimensioni corrette (siano queste standard di 65x65 o 70x100, extralarge o ridotte), dopo aver eliminato dal sito sporcizia, detriti e residui di colla.
In ceramica, in pietra o in qualsiasi altro materiale, il piatto doccia viene di norma venduto con un tubo a curva (sifone per piatto doccia) da collegare allo scarico dell’acqua. È fondamentale però che l’installazione fai da te venga fatta da chi non è nuovo ai lavori di questo tipo: un piatto doccia ha bisogno della corretta pendenza, e deve essere stabile ma anche correttamente inclinato affinché l’acqua non ristagni né fuoriesca.
Aiutandosi con una matita, si va a tracciare l’esatto perimetro che conterrà il piatto doccia: questo dovrà aderire perfettamente alle pareti e, per verificare che sia dritto, è fondamentale farsi aiutare da una livella. Una volta individuata la giusta posizione, se il piatto non è dotato di piedini regolabili si devono incollare agli angoli quattro blocchi in calcestruzzo cellulare. A quel punto il piatto doccia, che sarà stato solo appoggiato e non fissato, verrà tolto così da permettere il collegamento con lo scarico: servirà dunque un flessibile, che collegherà il sifone al tubo e il tubo allo scarico. La piletta, di cui il piatto è dotato al momento dell’acquisto, collegherà invece il sifone al piatto stesso.
L’ultimo passaggio prima della posa prevede la creazione della base (lo “zoccolo”) con altri blocchi di calcestruzzo cellulare: è sopra di essi che il piatto va posato, prima di sigillare il tutto con una pistola di silicone. Ed ecco che la propria doccia sarà pronta per essere utilizzata.
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